Come già accennato in un precedete articolo (Funzione di ripristino di una macchina), dopo aver attivato un comando di arresto di emergenza, la macchina deve rimanere ferma fino a quando non sussistono condizioni sicure per il riavvio.
Per riavviare la macchina, l’operatore deve disinnestare il dispositivo di emergenza, procedere al ripristino manuale premendo un pulsante specifico (tasto di ripristino) e, successivamente, eseguire un’azione volontaria esplicita per avviare la macchina (ad esempio premere il pulsante di “start”).
Il dispositivo di ripristino manuale deve essere posizionato all’esterno della zona pericolosa protetta ed in modo tale che l’operatore possa vedere completamente l’interno della macchina in modo da verificare l’assenza di persone al suol interno.
In alcune situazioni, però, l’operatore potrebbe non riuscire a vedere tutta l’area pericolosa protetta, ad esempio, in caso di aree ampie non completamente visibili dal punto di ripristino.
Come si può gestire un ripristino in sicurezza?
Quando, per vari motivi, l’uso di dispositivi elettrosensibili non è sufficiente a garantire un ripristino in sicurezza, è necessario adottare delle misure supplementari.
Tra queste, una misura procedurale, sebbene meno affidabile di una soluzione tecnica, può essere impiegata per assicurare un ripristino sicuro.
In presenza di porte di accesso interbloccate è possibile prevedere il loro bloccaggio mediante mezzi personali (lucchetti). In questo modo è possibile bloccare la porta in posizione aperta con uno o più lucchetti personali (in tale posizione la macchina è disenergizzata perché il dispositivo di interblocco risulta impossibile da chiudere): tutte le persone che entrano nella zona pericolosa protetta devono inserire il proprio mezzo di bloccaggio personale e portare con sé la chiave.
Finché l’operatore è all’interno della zona pericolosa protetta la porta rimane aperta; quando l’operatore uscirà da tale zona rimuoverà il lucchetto personale, chiuderà la porta e sarà possibile ripristinare la macchina.
Questa soluzione è da utilizzare in tutti i casi in cui occorre tenere in funzione i circuiti ausiliari della macchina (ad esempio per tenere attiva una funzione di diagnostica), cosa non possibile applicando la procedura lo.to.