Norma per la distanza di sicurezza UNI EN ISO 13855:2010
Sicurezza del macchinario – Posizionamento dei mezzi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo umano
Quando si procede alla verifica della valutazione dei rischi di una macchina, si prende in considerazione anche la distanza che sussiste tra una barriera fotoelettrica di sicurezza e la zona pericolosa della macchina più vicina ad essa.
Per determinare la distanza minima da garantire tra una barriera fotoelettrica di sicurezza e la zona pericolosa di una macchina occorre utilizzare la norma armonizzata UNI EN ISO 13855:2010 (sicurezza del macchinario, posizionamento dei messi di protezione in funzione della velocità di avvicinamento di parti del corpo umano).
Nel video di seguito mostrato viene descritta la procedura dettagliata da seguire.
Come di consueto, la valutazione dei rischi è la prima attività da svolgere: questa permette di determinare nel dettaglio quali sono le zone pericolose della macchina e quali sistemi di sicurezza occorre utilizzare per ridurre i rischi a livello accettabile. Il passo successivo è quello di determinare i tempi di arresto dei movimenti pericolosi della macchina. Di solito si parte da stime o da misure storiche effettuate su macchine simili e poi, a macchina realizzata, si verifica la correttezza del dato adoperato in fase di progettazione andando ad utilizzare degli specifici strumenti di misura. Questi strumenti misurano, tramite degli encoder, il tempo che passa dall’attivazione della funzione di sicurezza (interruzione dei fasci ottici della barriera) all’arresto del cinematismo interessato.
Determinato il tempo di arresto basta utilizzare le formule contenute nella norma UNI EN ISO 13855 per determinare la distanza tra la barriera fotoelettrica di sicurezza e la zona pericolosa della macchina.
Per maggiori informazioni, SSafety consiglia la visione del video in basso dove viene illustrato il processo descritto nella norma UNI EN ISO 13855:2010 per calcolare la distanza minima richiesta tra una barriera di sicurezza, installata in verticale e con risoluzione inferiore a 70 mm, e la zona pericolosa di una macchina.
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