Arresto emergenza macchinario

Le tre tipologie di arresto: normale, operativo e di emergenza

Quasi sempre capita di vedere sul pannello di comando di una macchina due tipologie diverse di pulsanti di arresto:

  • Un pulsante da premere per arrestare la macchina durante la normale condizione di marcia;
  • Un pulsante rosso con ritenuta e a forma di fungo su sfondo giallo da premere in caso di emergenza.
    Questo ci porta a pensare che esistono solamente due tipi di arresto ossia l’arresto normale e l’arresto di emergenza.
    In realtà, il testo della Direttiva Macchine 2006/42/CE prevede 3 tipologie di arresto:
  1. Arresto normale;
  2. Arresto operativo;
  3. Arresto di emergenza.

Cerchiamo di capire meglio queste tipologie di arresto e come si differenziano le une rispetto alle altre.

Arresto normale della macchina

La macchina deve essere dotata di un dispositivo di comando che ne consenta l’arresto completo in condizioni di sicurezza.
Ogni postazione di lavoro deve essere dotata di un dispositivo di comando che consenta di arrestare alcune o tutte le funzioni della macchina, a seconda dei rischi esistenti, in modo da rendere la macchina sicura.
Il comando di arresto della macchina deve avere la priorità sui comandi di avvio.
Una volta arrestata la macchina o le sue funzioni pericolose, l’alimentazione di energia agli attuatori interessati deve essere interrotta.
Con la funzione di arresto normale c’è, quindi, l’interruzione di energia agli attuatori della macchina.

Arresto operativo della macchina

Per ragioni operative, ad esempio per consentire un riavvio più facile o più rapido della macchina, può essere necessario prevedere, oltre al normale comando di arresto, un comando di arresto che non interrompa l’alimentazione di energia agli attuatori.
Poiché, in questo caso, un guasto al sistema di controllo potrebbe portare a un avviamento involontario, il sistema di controllo deve includere i mezzi per monitorare la condizione di arresto al fine di garantire che la macchina rimanga ferma fino a quando non viene riavviata intenzionalmente utilizzando il dispositivo di controllo dell’avviamento. La parte del sistema di controllo relativa al monitoraggio deve essere considerata una parte del sistema di controllo legata alla sicurezza che deve avere un livello di prestazione (PL) adeguato.
Con la funzione di arresto operativo non c’è l’interruzione di energia agli attuatori della macchina.

Arresto d’emergenza della macchina

La macchina deve essere dotata di uno o più dispositivi di arresto di emergenza che consentano di evitare un pericolo reale o imminente.
Si applicano le seguenti eccezioni:
-macchine in cui un dispositivo di arresto di emergenza non ridurrebbe il rischio, perché non ridurrebbe il tempo di arresto o perché non consentirebbe di adottare le misure speciali necessarie per affrontare il rischio;
-macchine portatili tenute e/o condotte a mano.
Il dispositivo deve:

  • disporre di dispositivi di comando chiaramente identificabili, ben visibili e rapidamente accessibili;
  • arrestare il processo pericoloso il più rapidamente possibile, senza creare rischi aggiuntivi;
  • se necessario, attivare o consentire l’attivazione di determinati movimenti di salvaguardia.

Quando si smette di azionare il dispositivo di arresto di emergenza dopo un ordine di arresto, detto ordine deve essere mantenuto da un blocco del dispositivo di arresto di emergenza, sino al suo sblocco; non deve essere possibile ottenere il blocco del dispositivo senza che quest’ultimo generi un ordine di arresto; deve essere possibile disinserire il dispositivo solo con un’operazione appropriata e il disinserimento del dispositivo non deve riavviare la macchina, ma solo consentire il riavvio.
La funzione di arresto di emergenza deve essere sempre disponibile e operativa, indipendentemente dalla modalità operativa.
I dispositivi di arresto di emergenza devono essere un supporto alle altre misure di protezione e non sostituirle.